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- Antonello Boschi -
34 EUR
Antonello Boschi Between The Building And The Street. A Phenomenology Of The Facade
Libraccio.it
Brand: Antonello Boschi
EAN: 9788822921260
Categoria: Libri e riviste
This volume explores the subject of facades, from both an architectural and an urban point of view. Each building has two facades: one is private, hidden, free, the other is public and belongs to the people who look at it. A facade tells of the cultural climate in which the building was born, the lives of the people who have resided or worked there, though it often conceals the activities that take place behind it. Facades that constitute the visible side of the city have generally employed a sort of triple coding, exhibiting the nature – and thus the character – of the building, the connection, more or less direct, with the plan and the section, and the relationship with the context. The work deals with the public side of architecture, studying the inside/outside limit, looking at it through geometry and physiognomy. An analysis of the historical background and the progressive reduction of its thickness is followed by some itineraries of contemporary works whose genesis is explained in interviews with the protagonists. Between the Building and the Street, the result of many years of study and research, it is a work that deals in a complete way with the theme of the facade through interpretative paths, evolutionary readings, compositional itineraries. One of its strengths is the study of the etymology of the word “facade” through the centuries, in dictionaries, encyclopedias, and in all the means that have helped to spread knowledge, from the Accademia della Crusca to the present time.
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Antonello Boschi in Libri e riviste
EAN: 9788822921260
Categoria: Libri e riviste
This volume explores the subject of facades, from both an architectural and an urban point of view. Each building has two facades: one is private, hidden, free, the other is public and belongs to the people who look at it. A facade tells of the cultural climate in which the building was born, the lives of the people who have resided or worked there, though it often conceals the activities that take place behind it. Facades that constitute the visible side of the city have generally employed a sort of triple coding, exhibiting the nature – and thus the character – of the building, the connection, more or less direct, with the plan and the section, and the relationship with the context. The work deals with the public side of architecture, studying the inside/outside limit, looking at it through geometry and physiognomy. An analysis of the historical background and the progressive reduction of its thickness is followed by some itineraries of contemporary works whose genesis is explained in interviews with the protagonists. Between the Building and the Street, the result of many years of study and research, it is a work that deals in a complete way with the theme of the facade through interpretative paths, evolutionary readings, compositional itineraries. One of its strengths is the study of the etymology of the word “facade” through the centuries, in dictionaries, encyclopedias, and in all the means that have helped to spread knowledge, from the Accademia della Crusca to the present time.
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Antonello Boschi in Libri e riviste
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Brand: Caterina Martino
EAN: 9788857579115
Categoria: Libri e riviste
C’è ancora qualcosa da dire su Stanley Kubrick? Le sue biografie ci hanno raccontato il passaggio dal mestiere di fotoreporter (già a diciassette anni assunto dalla rivista “Look”) a quello di filmmaker indipendente e poi di regista di kolossal come “2001: Odissea nello spazio” e “Barry Lyndon”. L’apertura dello Stanley Kubrick Archive ci ha introdotto nei vari progetti non realizzati. Ma la conoscenza approfondita del suo lavoro fotografico – un’esperienza maturata nella stessa New York di Diane Arbus, Weegee, William Klein, Robert Frank, Elliott Erwitt e gli altri innovatori di cui Kubrick è stato amico personale o allievo indiretto – permette ora una nuova e originale rilettura di tutta l’opera, dall’esordio di “Day of the Fight” (un photo essay che diventa un film) ai capolavori della maturità. Se “Shining” si chiude con una carrellata verso una foto (forse in omaggio al celebre corto “Wavelength” del regista/fotografo Michael Snow) e “Full Metal Jacket” ha fra i personaggi principali un fotoreporter di guerra, un po’ tutti i film di Kubrick possono essere riletti come una riflessione sulle fotografie (sempre presenti in quanto oggetti della quotidianità moderna) e sulla fotografia (tecnologia madre del cinema, fermo-immagine come punto limite della modernità cinematografica). Partito da “Look” e arrivato all’Overlook Hotel, Kubrick ha attraversato tutti i generi conservando nelle sue immagini un’estetica che trova il suo cuore nella scuola fotografica di New York.
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Caterina Martino in Libri e riviste
- Caterina Martino -
18 EUR
Caterina Martino Look Over Look. Il Cuore Fotografico Del Cinema Di Stanley Kubrick
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Spedizione: 2.9 EUR
Brand: Caterina Martino
EAN: 9788857579115
Categoria: Libri e riviste
C’è ancora qualcosa da dire su Stanley Kubrick? Le sue biografie ci hanno raccontato il passaggio dal mestiere di fotoreporter (già a diciassette anni assunto dalla rivista “Look”) a quello di filmmaker indipendente e poi di regista di kolossal come “2001: Odissea nello spazio” e “Barry Lyndon”. L’apertura dello Stanley Kubrick Archive ci ha introdotto nei vari progetti non realizzati. Ma la conoscenza approfondita del suo lavoro fotografico – un’esperienza maturata nella stessa New York di Diane Arbus, Weegee, William Klein, Robert Frank, Elliott Erwitt e gli altri innovatori di cui Kubrick è stato amico personale o allievo indiretto – permette ora una nuova e originale rilettura di tutta l’opera, dall’esordio di “Day of the Fight” (un photo essay che diventa un film) ai capolavori della maturità. Se “Shining” si chiude con una carrellata verso una foto (forse in omaggio al celebre corto “Wavelength” del regista/fotografo Michael Snow) e “Full Metal Jacket” ha fra i personaggi principali un fotoreporter di guerra, un po’ tutti i film di Kubrick possono essere riletti come una riflessione sulle fotografie (sempre presenti in quanto oggetti della quotidianità moderna) e sulla fotografia (tecnologia madre del cinema, fermo-immagine come punto limite della modernità cinematografica). Partito da “Look” e arrivato all’Overlook Hotel, Kubrick ha attraversato tutti i generi conservando nelle sue immagini un’estetica che trova il suo cuore nella scuola fotografica di New York.
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