Fiorelli | Offerte Accessori Uomo E Donna

Brand: Slamp
EAN: 8024727037172
Categoria: Illuminazione interna

lampada a sospensione floreale

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Slamp in Illuminazione interna

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Brand: Fiorella Bassan
EAN: 9788857520650
Categoria: Libri e riviste

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Fiorella Bassan in Libri e riviste

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Brand: Fattoria Coroncino
EAN: 8111111000611
MPN: 00003683
Categoria: Vini e Liquori

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore ''Il Coroncino'' Fattoria Coroncino è prodotto con una selezione di uve provenienti dai vigneti di Coroncino e di Cerrete. L'azienda è stata fondata nel 1981 dai proprietari Lucio Canestrari e sua moglie Fiorella De Nardo che lavorano direttamente nella conduzione sia della vigna che della cantina. I vigneti sono posti su terreni diversi e altitudini comprese tra i 250 ei 400 metri s.l.m., la densità dei vigneti va dalle 1666 viti/Ha dei vecchi impianti in via di rinfoltimento alle 3300 - 5000 dei nuovi impianti. Sistema di allevamento Guyot. Raccolta manuale in cassette con cernita dei grappoli di tutte le uve. Tempo e conservazione sui lieviti per ottenere la stabilità. Il Coroncino è un Verdicchio autentico agile ed elegante. Bottiglia 75 cl

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Fattoria Coroncino in Vini e Liquori

Brand: Coroncino
MPN: shopifyit858338744763047195192492366
Categoria: Vini e Liquori

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Il Bacco” di Fattoria Coroncino nasce a Staffolo tra le valli marchigiane del Musone e dell’Esino. Lucio Canestrari e la moglie Fiorella fondano la cantina nel 1981, iniziando con una piccola produzione e pochi ettari di terreno. La filosofia di lavoro ha da subito abbracciato i dettami dell’agricoltura biodinamica, preferendo inerbimento, nessuna concimazione chimica, in favore del rispetto delle naturali fasi di crescita e sviluppo della piante e della materia prima. Oggi l’attività conta circa 17 ettari di terreno totalmente vitati, dislocati nei migliori cru vocati per la produzione del Verdicchio. Particolari le etichette, colorate ed espressive, i cui disegni richiamano il nome del vino. Le uve del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Il Bacco” di Fattoria Coroncino crescono a un’altitudine compresa tra i 250 e i 400 metri sul livello del mare; il suolo è principalmente composto da pietra marnosa e calcare, caratteristiche ideali per la produzione di vini di carattere e strutturati. Il clima è mediterraneo: estati calde, ma ventilate e inverni miti con gelate quasi assenti e piogge sporadiche, per un prodotto finale ben maturo al momento della vendemmia. La raccolta delle uve avviene manualmente a maturazione delle uve avanzate con selezione dei grappoli migliori; in cantina si verifica una pigiatura soffice per non perdere gli aromi intrinseci. La fermentazione è spontanea grazie all’azione dei lieviti indigeni. Affina 12 mesi sulle fecce in acciaio. Alla vista il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Il Bacco” di Fattoria Coroncino appare di un gallo paglierino brillante con riflessi verdolini. Il bouquet di profumi ricorda l’ananas, gli agrumi e la frutta a polpa gialla acerba come la mela verde e la pera in unione a un finale mandorlato; al palato si rivela fresco, sapido e pungente con sentori minerali sul finale per una beva piacevole ed equilibrata. Si abbina perfettamente a piatti a base di salmone affumicato, pesce alla griglia e fritture leggere; interessante anche con molluschi e formaggi freschi di latte vaccino. Ideale per cene in compagnia di amici in riva al mare o per serate romantiche, sorseggiando un vino dai sapori autentici e genuini.

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Coroncino in Vini e Liquori

Brand: Coroncino
MPN: shopifyit864059414971047369783673166
Categoria: Vini e Liquori

Il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico “Gaiospino” di Fattoria Coroncino nasce a Staffolo in provincia di Ancona, terra vocata per la produzione di bianchi dalla qualità eccellente. La cantina muove i primi passi nel 1981 grazie alla passione e alla competenza di Lucio e la moglie Fiorella. Il loro obiettivo è sempre stato quello di operare nel rispetto della natura circostante i vigneti, al fine di rendere autentiche e sane le uve. Nel tempo l’attività si è guadagnata la nomea di punto di riferimento per gli amanti del Verdicchio, anche grazie alla decisione di lavorare in vigna seguendo i dettami dell’agricoltura biologica prima e di quella biodinamica poi. I vigneti del Fattoria Coroncino Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico “Gaiospino” sono situati a un’altitudine compresa tra i 250 e i 400 metri sul livello del mare e si estendono su circa 9,5 ettari di terreno vitato, vocati per la produzione di questo vitigno, dal momento che il terreno si presenta ricco di pietra marnosa e calcare per un prodotto finale dal carattere deciso. La resa in vigna è volutamente tenuta bassa per garantire qualità ineccepibile dei vini e non stressare particolarmente le piante, rispettando le naturali fasi di crescita e sviluppo. La raccolta delle uve avviene manualmente e in cantina si svolge la fermentazione alcolica con lieviti indigeni in acciaio per circa 2-4 settimane, a cui segue la fermentazione malolattica. Affina sulle fecce fini in legno per 18 mesi. Alla vista il “Gaiospino” Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico di Fattoria Coroncino si presenta di un giallo paglierino intenso con riflessi brillanti; il bouquet di profumi ricorda sentori agrumati e di mela matura in unione a note minerali e di frutta secca tostata. Al palato è delicato, avvolgente ed elegante con buona struttura che invoglia la beva calice dopo calice. In abbinamento è consigliato con piatti a base di pesce alla griglia, fritture leggere, crostacei e molluschi; interessante anche con piatti a base di verdure di stagione e formaggi freschi di latte vaccino. Ideale per la tavola della Vigilia di Natale con pietanze di magro o per cene in allegria in riva al mare d’estate per godere di un prodotto autentico e tradizionale.

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Coroncino in Vini e Liquori

Brand: Lucia Fiorella
EAN: 9788875753603
Categoria: Libri e riviste

Autobiografie al presente, in terza persona, anonime, fantastico-grottesche, autodenigratorie; e ancora: otobiografie, altrobiografie, autofinzioni, biografie e interviste fittizie. Sono solo alcune delle forme che eccedono la celebre teorizzazione di Philippe Lejeune, che con Il Patto autobiografico (1975) ha rifondato gli autobiographical studies; forme che costringono a estendere via via le definizioni e gli spazi letterari delle scritture della vita. Partendo da una ricognizione storiografica sull'impatto del post-strutturalismo (in particolare di Roland Barthes, Jacques Derrida e Paul De Man) sull'autobiografia contemporanea, Lucia Fiorella prende in esame questi casi-limite a livello sia teorico sia critico, illustrando gli aspetti sperimentali delle opere di grandi innovatori del genere, soprattutto J.M. Coetzee, ma anche di artisti come Emilio Isgrò e Christoph Schlingensief.

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Lucia Fiorella in Libri e riviste

Brand: Fiorella Bulegato
EAN: 9788892822429
Categoria: Libri e riviste

1928: contemporaneamente giungono nei chioschi dei giornali due riviste «La casa bella» e «Domus». I titoli non danno adito a dubbi: l'editoria ha colto l'opportunità di accompagnare lo sviluppo di un gusto che va diffondendosi: come rendere moderna e in sintonia con i tempi la casa borghese? Come razionalizzarne l'uso? Nel progettare i loro arredi, come possono gli architetti liberarsi dal culto per il lavoro artigianale, dai suoi vincoli, e sfruttare le possibilità offerte della produzione industriale? Come allargare il mercato dei complementi di arredo e degli oggetti che vanno trasformando i modi della vita domestica? Anche nel nostro Paese queste domande divengono sempre più insistenti a partire dai secondi anni venti del secolo scorso. Le risposte date sedimentano in Italia una tradizione che non ha molti uguali nel mondo. Al suo consolidarsi contribuiscono architetti e imprese. Al suo svilupparsi negli anni a noi più vicini si accompagna una ulteriore domanda che si riflette sia nei modi in cui la professione dell'architetto viene evolvendo, sia nell'organizzazione dei percorsi formativi: quella dell'architetto e del designer è una sola professione, o la specializzazione produttiva ne ha implicato la separazione? Questi sono i temi del libro di Fiorella Bulegato, Elena Dellapiana, Il design degli architetti italiani, nella nuova veste grafica della storica collana A&a - Architetti e architettura. Molte risposte alle domande sin qui ricordate si ritrovano nelle pagine di questo libro, che ricostruisce il contributo dato allo sviluppo del design contemporaneo dai più noti architetti italiani del Novecento, da Giuseppe Terragni a Ettore Sottsass, da Ignazio Gardella a Alessandro Mendini, da Carlo Mollino a Antonio Citterio, da Franco Albini a Archizoom, da Gio Ponti a Superstudio, da Tobia Scarpa a Michele De Lucchi, solo per citare alcuni dei numerosi protagonisti che si incontrano nelle pagine del libro, unitamente ai nomi delle industrie con le quali hanno collaborato: Olivetti, Phonola, Breda, Cassina, Alessi, Azucena, Columbus, Solari, Zanotta, Brionvega, Artemide e via dicendo. Un aspetto originale del libro sta nel confronto, offerto ai lettori, tra gli oggetti di design e le costruzioni che i medesimi architetti che li hanno progettati andavano contemporaneamente realizzando.

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Fiorella Bulegato in Libri e riviste

Brand: Fiorella Giacalone
EAN: 9788835135210
Categoria: Libri e riviste

Le donne musulmane sono spesso oggetto di discriminazione. L’hijab rappresenta, per molti, la conferma dell’arretratezza dell’islam. Il testo affronta la questione di genere in un’ottica intersezionale, che incrocia sessismo e immigrazione. Esplora come genere, razzismo, religione, originino forme di esclusione sociale: l’identità religiosa si intreccia con lo stigma sociale legato al genere e alla richiesta di diritti. Tante donne immigrate mettono in atto processi di riconoscimento e di soggettivazione, cercando di liberarsi da una cultura patriarcale legittimata da un islam tradizionale e lottano contro le discriminazioni per una reale uguaglianza tra cittadini. Nonostante questo una parte del femminismo europeo mantiene una visione stereotipata delle donne musulmane, visione che rinvia a pratiche e discorsi che tendono a essenzializzare lo status delle islamiche, per giustificare una superiorità occidentale nei processi di emancipazione. Negli ultimi vent’anni è cresciuta una seconda generazione (Giovani Musulmani Italiani) che cerca di definire e articolare un islam italiano, non facendo riferimento alle pratiche religiose locali della prima generazione e provando a contrastare l’immagine che dell’islam veicolano media e giornali. Il volume, attraverso ricerche compiute dall’inizio degli anni Duemila a oggi, affronta le dinamiche relazionali e affettive di generazioni di donne musulmane, evidenziando i processi di cambiamento che la migrazione mette in atto, nelle pratiche religiose come nell’identità di genere, creando nuove dimensioni del femminile, quali presenze disgiuntive della modernità.

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Fiorella Giacalone in Libri e riviste

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